Teatro

Debutto in Emilia Romagna per "Anna Karenina" di Nekrosius

Debutto in Emilia Romagna per "Anna Karenina" di Nekrosius

Dopo il recente successo del Faust, prima occasione di collaborazione produttiva tra Emilia Romagna Teatro Fondazione e la Compagnia lituana Meno Fortas, Eimuntas Nekrošius torna a lavorare col teatro stabile regionale dell´Emilia-Romagna e con questo realizza il progetto, accarezzato da tempo, di mettere in scena un’opera narrativa. Anna Karenina, di Lev Nikolaevic Tolstoj, debutta sabato 12 gennaio al Teatro Storchi di Modena, con Mascia Musy, nel ruolo della protagonista, e un gruppo di attori che vede la riconferma di altri interpreti che, come la Musy, hanno già lavorato con il regista nell’Ivanov di Cechov - Annalisa Amodio, Vanessa Compagnucci, Alessandro Lombardo, Paolo Musio -, insieme a Corinne Castelli, Nicola Cavallari, Gilberto Colla, Alessandro Lombardo, Paolo Mazzarelli, Renata Palminiello, Paolo Pierobon, Alfonso Postiglione, Nicola Russo, Stefano Vercelli, Gaia Zoppi. Il lavoro è realizzato in coproduzione col Teatro Biondo Stabile di Palermo. Anna Karenina è riletta alla luce dei Diari dell’autore, così come di altre sue opere affini, da La storia di un cavallo alla Morte di Ivan Il´ic è tradotta da Nekrošius in uno spettacolo di attori, prima ancora che di regia, tutto teso, in linea con la sua più schietta vocazione estetica, all’esplorazione del profondo piuttosto che a ogni facile fuga nella teatralità illustrativa. Epicentro del grande sisma drammaturgico è l´incontenibile forza della lettura: una lettura contagiosa, che si trasmette per contatto, con incontenibile urgenza e necessità. Nella messa in scena di Nekrošius i temi principali del grande romanzo tolstojano (il destino, l’amore, la ricerca della felicità, il dolore, il lavoro, l’inesorabile trascorrere del tempo, la morte...) si intrecciano col linguaggio non verbale, fatto di azioni e suoni, e con la loro capacità di dilatare il tempo nel quale le azioni si svolgono. In un sofisticato contrappunto teatrale, le scene più celebri del romanzo (il ballo, il viaggio in treno, le corse, la serata a teatro, la morte di Nikolaj, il suicidio di Anna...), alternandosi ai passi meno noti, vengono componendosi in un cangiante collage drammaturgico ‘in costume’ in cui la ricerca dell’ordine e del nitore cedono volentieri il passo al calore e alla spontanea semplicità della giovinezza. Si tratta di uno spettacolo delicato, costruito sui dettagli e su struggenti evocazioni di atmosfere (a partire dallo spirito della casa, così caro a Tolstoj), ritmato sul pulsare degli sguardi e sull’intreccio delle mani, e modulato sulla ricerca dei timbri di voce (nella memoria c´è anche quella, così particolare, dell´autore, affidata alla posterità dalla malcerta traccia di un´incisione pionieristica). Pervaso com´è di luce e di calore, ma anche ossessionato dal ferro e dal sangue, pur senza mai diventare crudele, danzato sui tempi lunghi e sospesi dell´attesa, quest´opera diventa per Nekrošius anche l’occasione per riflettere su cosa significhi essere russi stando lontano dalla Russia, ricercando un’identità culturale che stia nell’incrocio tra culture diverse. Lo spettacolo, dopo le repliche modenesi (fino al 15 gennaio), verrà presentato in Emilia-Romagna anche a Cesena, Correggio, Ravenna, Bologna e Piacenza. Info: 059 2136011